Sovizzo ciclabile: un’occasione d’oro

Nell’arco di un mandato amministrativo, soprattutto di questi tempi, un’occasione come questa è rara e tanti enti locali in Veneto stanno correndo per sfruttarla al massimo. 35 milioni di euro totali, un massimale di 1,8 mln di co-finanziamento e cosa senza precedenti una quota di co-finanziamento del 90%.

Il tema: la ciclabilità, con un punteggio che privilegia la valenza ambientale, paesaggistica e culturale. Zorzato parla di Austria, più semplicemente stiamo parlando di Europa.

Possiamo vincere? Certamente sì, per due motivi:

  • Al di là dei colli, fortunatamente di luoghi belli sul piano ambientale e paesaggistico, che sono quelli che cerca questo bando, siamo ricchi anche in paese, nonostante siano praticamente sconosciuti a quasi tutti, perchè non fruibili.
  • Non è previsto un punteggio per la valenza di vasta scala del progetto.

Ovviamente vinciamo se lavoriamo come si deve, andando a cercare il punteggio massimo in ogni categoria, ed interpretando correttamente il bando.

Prima di tutto però dobbiamo partecipare. Quale progetto?

Stiamo lungo i nostri corsi d’acqua aperti verso le nostre montagne: le piccole Dolomiti, il Pasubio, Asiago.

Seguitemi: da Villa Marzotto Schiavo (estremità ovest di San Daniele) entriamo in via Riva e ci portiamo sulla sponda nord del Mezzarolo. Chi ci è stato sa che là oltre i retri delle case di San Daniele, seguendo il Mezzarolo, c’è un percorso da realizzare che porterebbe noi sovizzesi in uno stupendo contesto romantico restando praticamente in paese. Possiamo collegarci alla chiesetta con una passerella lignea ed espropriando una fascia privata di pochi metri. Torniamo indietro e proseguiamo sbucando in via Collesello, e restando ancora lungo il Mezzarolo ci portiamo sulla ciclabile esistente (Cremon) a ovest del parco dello Sport.

Via Valgrossa è già un ottimo collegamento verso nord (ciclabile valle dell’Agno) senza fare quasi nulla. So che ci accodiamo già al progetto di Cornedo Castelgomberto & C., ma lì andiamo a fare massa per portare i soldi a casa loro, noi invece tiriamo poco o nulla. Le due cose tra l’altro non sono in contrasto: puoi partecipare come associato al progetto di un altro Comune e presentare anche la tua proposta.

Torniamo in via IV Novembre, la passiamo con un elemento di moderazione del traffico, e avanti, oltre le stalle Meneguzzo, ci portiamo sulla sponda sud, restando entro la fascia verde attrezzata già prevista (indipendentemente dalle lottizzazioni). Continuiamo a seguire il nostro Mezzarolo che poi diventa Onte, avanzando ancora fino alla nuova biblioteca (non entro nel merito), e poi lungo via IV Novembre, cogliendo l’occasione di creare una bella piazzetta in cui portare i nostri studenti con libri e riviste all’aperto. Dove serve si lavora a sbalzo (come fanno Isola e Costabissara per questo stesso bando), gestisci in sicurezza il nodo su via Marconi ed entri in via Galvani integrando i flussi di veicoli (pochi lenti residenti) e ciclisti. In fondo un piccolo esproprio sul perimetro di un lotto ed entri nel parco della lottizzazione Curti (che quindi colleghi a biblioteca e da lì al centro civico). Attraversato tutto il parco risolviamo il nodo su via Brigata Julia e avanziamo fiancheggiando le vigne Curti, avendo a nord ancora vista completamente aperta, questa volta sulla Valdiezza, fino a che Onte diventa Retrone e fino a collegarci con la ciclabile già progettata che attraversa tutta Creazzo e che domani ci porterà a Vicenza.

Riavvolgendo il nastro all’inizio del percorso all’estremità opposta del paese facilmente ci colleghiamo con la ciclabile di via Pasubio, che significa da una parte Montecchio, e dall’altra l’ambito sud di Sovizzo. Da qui imbocchiamo via del Cornale fino a Tavernelle, per piegare all’ultimo a est e portarci sul Parco degli Alpini, che diverrà così l’hub della frazione verso Sovizzo.

Una ciclabile estesa illuminata, segnalata, arredata ed alberata, bianca e compatta, se non butti i soldi, ti costa 300 € al ml, espropri, progetto e altre somme a disposizione incluse. Significa che con un’opera da 2 milioni di € puoi realizzare più di 6 km di piste: ne abbiamo in abbondanza per fare quanto descritto.

I tempi: ci sono ancora più di due settimane alla scadenza del bando, un preliminare (che è quello che fanno quasi tutti quelli che partecipano) se c’è la volontà si fa come ridere (così fanno altri). Molti contavano su una proroga che non è arrivata, per questo i tempi si sono di fatto ristretti per tutti: se ci muoviamo questo è un vantaggio.

Non perdiamo questa occasione, non so quando ricapiterà.

Manuel Gazzola

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