E’ passato il mio primo anno da amministratore e in questo articolo rendo conto delle principali attività che ho condotto.
Premetto che non me l’aspettavo così. Per come sono fatto non mi affido al senso comune ma tendo a volere toccare con mano salvo poi, spesso, capire il perchè di quella saggezza popolare.
In effetti, dopo un anno, qualcosa in più ho capito.
Il primo lavoro che ho dovuto affrontare è stato costruire le condizioni per una normale dialettica democratica. Per come la vedo io la politica dovrebbe essere una cosa stupenda: persone che hanno idee diverse su come perseguire il bene comune discutono con passione e così nasce un dibattito, e infine una decisione matura. Purtroppo il piano su cui ho dovuto confrontarmi inizialmente non è stato questo. Le mie prime iniziative sono state irregolarmente impedite fino a quando ho scritto al Prefetto di Vicenza, e qualcosa ha cominciato a migliorare, almeno sul piano formale.
Per parlare del piano sostanziale credo vada spiegato brevemente come dovrebbe funzionare un’amministrazione comunale secondo la legge italiana: con le elezioni i cittadini scelgono due organi distinti, e cioè il Consiglio Comunale e il Sindaco (organo monocratico). Oltre ad una funzione di controllo, compito del Consiglio è decidere l’indirizzo politico-amministrativo, consegnandolo al Sindaco perchè lo attui, coadiuvato dalla Giunta. A patto di avere un buon sindaco, che lavori effettivamente come sindaco di tutti i cittadini, è un sistema buono, perchè in questo modo tutta la cittadinanza è rappresentata nella discussione delle scelte principali del mandato, proprio attraverso i consiglieri. Ogni consigliere ovviamente sosterrà nei 5 anni le istanze proposte dalla sua lista in campagna elettorale, ne nascerà una discussione e si troverà una qualche quadra in cui ogni cittadino possa in qualche misura ritrovarsi. Le migliaia di cittadini che non hanno votato la lista che ha vinto devono essere parte della vita pubblica per i seguenti 5 anni, mica spariscono!

Cosa fare? Nel 2014 avevo proposto di discutere il bilancio prima della sua approvazione, procedura che la maggioranza ha invece adottato per la definizione del regolamento dell’Unione Comuni Terre del Retrone. In quel caso prima della delibera di approvazione ho avuto occasione di collaborare migliorando il testo in punti sostanziali che da una parte riportavano Sovizzo in condizioni paritetiche con i Comuni maggiori e dall’altra limitavano la possibilità che l’Unione fosse trasformata in un contenitore vuoto utile a spartire qualche contributo (ma anche a moltiplicare le voci di spesa).
Torniamo al bilancio 2015: come detto in questo caso nessuna possibilità di discussione preliminare. Porterò comunque le mie iniziative per incrementare significativamente le quote destinate alle missioni giovani + sport e sviluppo economico + competitività (commercianti, prodotti…). A chiedere che la piazza promessa pubblicamente per il 2016 non slitti nuovamente avanti come sempre. A chiedere che sia impostata una politica per la pedonalità, la ciclabilità, la sicurezza stradale, la qualificazione urbana, la riconnessione di Tavernelle e la valorizzazione dei nostri colli.
Le idee della Terra di Sovizzo sono in Consiglio, ma per dare loro forza ci sarebbe bisogno di una cittadinanza che chieda di inserirle nella discussione! Ciò che posso fare io in queste condizioni è continuare a fare il mio dovere e informare su come stanno andando le cose.
Per questo motivo ho aperto sul mio blog una sezione dedicata a Sovizzo, in cui riporto sia le mie iniziative sia le discussioni in Consiglio (ci sono gli audio delle parti che ritengo più interessanti).
Per fare due esempi ho pubblicato qui l’audio sulla recente anomala relazione del bilancio consuntivo 2014, come il risultato della mia attività ispettiva sullo Sportello: chi è entrato ha potuto verificare quanti soldi

Per chi aveva seguito la vicenda a suo tempo non avevo voluto polemizzare (ma è mio obbligo informare), e anche ora preferisco passare a raccontare di quattro proposte portate in Consiglio.
A novembre la mozione “Sovizzo Ciclabile: un’occasione d’oro” chiedeva al Consiglio di affrettarsi a costruire una proposta propria con cui partecipare al ricco bando regionale (35 milioni), proposta che avrebbe potuto sommarsi a quella di Cornedo Vicentino e altri a cui già ci eravamo agganciati ma che ci avrebbe comunque portato a casa poco. Qualunque proposta, su qualsiasi tracciato, di qualunque importo, sarebbe stato meglio di niente: perchè non partecipare? La maggioranza vota contro, dichiarando al voto “andiamo avanti per la nostra strada”.
A febbraio scrivo sul Post richiamando alla responsabilità del nostro Comune nella gestione di quella terra di nessuno che sta tra Creazzo e Vicenza, lasciata completamente a sé stessa: consorziandosi i Comuni della valle del Chiampo hanno portato a casa un progetto europeo Life, la valle dell’Agno e la Riviera Berica due importanti ciclabili, ed è lo stesso per i berici, il bassanese, thiene, ecc… Ognuno tutela i propri interessi costruendo gli strumenti necessari: dalle nostre parti invece? Come affrontare ad esempio il tema di Tavernelle, spezzata tra 4 Comuni? La mozione Verso Vicenza chiedeva di diventare promotori di un’azione volta anzitutto a risolvere i nostri problemi di viabilità. Delibera approvata con maggioranza favorevole. Scopriremo insieme quali saranno i primi passi.
Un paio di mesi fa la mozione “Contaminati (da PFAS) ma determinati” richiama il Consiglio alla responsabilità su una questione che è su tutti i giornali: le nostre falde sono compromesse e pericolose; quell’acqua data agli animali e sui campi inquina ciò che va sulla nostra tavola con effetti pesanti sulla salute (parliamo tra le altre cose di tumori). Lo stesso per il pesce che peschiamo da noi o sul Retrone. Si propone di ottenere una mappatura puntuale della contaminazione delle acque sotterranee e superficiali sovizzesi, da aggiornarsi almeno una volta all’anno, di pubblicare i risultati sul sito del Comune, di verificare che uso si stia realmente facendo delle acque. La maggioranza vota contro a tutte queste proposte (perchè?), ma a favore su un’altra proposta della mozione, perchè Sovizzo sia promotore di un’azione legale nei confronti di chi il danno lo ha procurato. Cosa faremo? Lo scopriremo.
Ultima mozione del primo anno, una cosa semplicissima: mettiamo on line gli estratti del conto corrente bancario del Comune. Chiunque legga un bilancio infatti non capisce dove vanno veramente a finire i soldi


Informare i Cittadini è fondamentale. Quindi grazie, Manuel, per il tuo impegno. Nei nostri piccoli comuni coloro che amministrano, visto il loro comportamento, ritengono che le minoranze siano solo intralcio e le loro richieste “perdita di tempo”. La Democrazia a Sovizzo è in sofferenza (posso dirlo per esperienza personale dopo i 5 anni da consigliere di minoranza durante il precedente mandato!) proprio per la mancanza di coinvolgimento delle minoranza. L’amministrazione si ferma e considera le minoranze solo in caso di esposti al Prefetto, di interventi sui Giornali locali (anche attraverso lettere al Giornale di Vicenza) oppure di attività pubbliche di tipo assembleare con i Cittadini. Pier Luigi