Il cavaliere avanza nella palude densa da solo,
avanza e non sa bene dove
e un altro piede affonda mentre piove.
E lento il mondo gira intorno
e lento il mondo gira dentro,
sono triste o contento
di seguire la mia via,
ed è sempre un nuovo tempo
che si vive e cosi sia.
Ma perdo ancora un riferimento
ed è dura mamma mia,
sono fragile o son forte
qui di fronte alla mia sorte,
sono intrepido o vigliacco
mentre porto questo sacco
di ricordi e ammonimenti.
Sole tu che sei nascosto,
sole tu che credo che mi senti
squarcia adesso la foschia
e rimettimi sulla via
che conduce fino al bosco
e di lì alla prateria
del leggero novello giorno
misterioso ma con gusto.