Vuole condurre chi teme,
chi dice cose grandi
con gli occhi piccoli.
Lui sente,
lui capisce,
lui preme
per avere la parola indietro.
Ma è come un bambino
che non ha il metro
per misurar le parole.
Ed è come chi sbaglia
che per nasconder l’errore
continua a tirar delle righe sul foglio
e non vede che è meglio fermarsi e aspettare,
ascoltare
una voce che è proprio di fronte
che a sua volta non sente
perchè è intenta a narrare
le condotte migliori.