2 Flashback

Credo molto nel dettaglio.

Credo che la qualità stia nel dettaglio.  E credo che si capiscano molte cose osservando bene i dettagli.

Era appena cominciata la campagna elettorale, e non avevo idea di cosa mi avrebbe aspettato perchè non avevo mai fatto politica prima.  Diciamo pure che ancora oggi non ho propriamente la consapevolezza della direzione in cui sto andando, perchè tutto questo capitolo della politica è un’avventura completamente nuova per me.  Vedremo.

Ad ogni modo, era il 22  febbraio di quest’anno ed era uscito il Sovizzo Post, il periodico locale.  Nella mia tranquilla lettura domenicale a un certo punto mi fermo, torno indietro di qualche riga e rileggo.  Mi pareva impossibile…

Il Sindaco scriveva:  Siamo ormai in campagna elettorale e va da sé che inizino le grandi manovre.  Non meraviglia pertanto che qualcuno critichi un’iniziativa come quella di assumere personale competente in bliblioteca, né che qualcun altro di un’altra compagine scelga la festa di Natale di una scuola materna per proporsi come candidato sindaco e affermare che “occorre dare contributi alla scuola e alle famiglie”.

? Come?  Il problema era che, al di là del fatto che ho figli piccoli in età di asilo, in quel momento io ero l’unico candidato sindaco in circolazione…  C’era qualcosa che mi stavo perdendo, o il Sindaco stava parlando di me?

La chiamo subito (avevo il suo cellulare e fino a quel momento avevo ricevuto solo sorrisi…) e le chiedo a chi si riferiva in quell’articolo.  Mi conferma che si riferiva a me.

A quel punto la informo dell’errore: tutti i presenti alla festa dell’asilo Corà sanno che non ho preso parola, e che quindi tantomeno ho detto le parole che vengono riportate in virgolettato.  Io neppure le avevo mai pensate quelle cose dei contributi alla scuola e alle famiglie…

Il Sindaco mi risponde che le hanno riportato le cose in questo modo, un paio di persone.  Ma ti dico che non è così, ti hanno detto male.  Anzi, dimmi chi ti ha detto questa cosa che ci troviamo faccia a faccia.  Non me lo dice.  Marilisa, ti dico che chiunque ti ha detto questo ti ha detto una cosa sbagliata, ci sono non so quante persone che erano in Chiesa a Tavernelle che te lo possono confermare, ti prego di rettificare questa cosa che è completamente falsa…

Tra l’altro non sarebbe stata una gran cosa quella rettifica, mentre senza di essa per chi aveva letto e collegato a me io ero uno che usava il Natale, la recita di mio figlio e l’asilo per uno scopo personale.   Si giocava sul fatto che in pochi mi conoscevano, perchè chi mi conosce sa che non avrei mai fatto una cosa del genere.  Si associava a me il comportamento di una persona moralmente discutibile insomma, una prima lieve spolveratina di letame…

Già fino a qui c’era certamente qualcosa che non tornava con la persona che credevo di conoscere.  Ma il finale di quella telefonata fu per me – così ingenuo – veramente una cosa che mi sorprese…

Al rifiuto della rettifica il Sindaco aggiunge:

“Uno a uno”.

Come?  In che senso uno a uno scusa?  Uno a uno…  A cosa era riferito?

Mi viene spiegato: uno a uno era riferito al fatto che io avevo deciso di fare politica a Sovizzo non entrando dalla parte “giusta”, ovvero nella sua lista, l’Arca, e scegliendo invece di creare un soggetto nuovo.

Io ero convinto che servisse qualcosa di nuovo…

Non importava: le stavo facendo un qualche dispetto, un affronto, o non so cos’altro, e lei era legittimata a comportarsi “di conseguenza”.

A ripensarci adesso mi viene da ridere. 

 

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