Il seguace segue e tace,
obbedisce e poi pulisce
la statua d’oro di un altro uomo
che non obbediva, non venerava,
era libero perché stava
nella strada di sè stesso
con le idee di uno straniero,
e lo sguardo da guerrigliero
fiero e intrepido,
senza tema di sbagliare per davvero.
E’ così che voglio stare
sulla polena della mia nave,
coi capelli a tutti i venti
e il mio sguardo nel mio sole.