Credevo di essere un albero
e che quelle idee fossero i miei rami.
Crescevo e quelle idee crescevano con me,
innestate profondamente,
linfa e corteccia della mia stessa mente.
Possa la vita esserti lieve,
diceva Ottavio,
ma la neve cadeva
e pesava sulle fronde
fino a un giorno nuovo
quando un sibilo di vento
mi ha svelato dolcemente
che qui tutto è impermanente,
fuori e dentro è indifferente,
e i miei rami son caduti come foglie.
C’è una nuova prospettiva da quassù sulla collina,
vedo l’orma del mio prima,
qui ed ora sono sveglio,
uomo lieve alla mattina.