Il mio corpo è il mio tempio.
Sono ciò che prendo da fuori:
i colori della frutta
o i rumori interrotti e gracchianti,
sono tante le cose.
C’è il brutto
e c’è tutto ciò che ci serve,
ma non perdere la giusta quantità
che è quella che fa la differenza.
Tu non puoi fare senza il ricordo
che ciò che ti serve ti serve davvero,
ciò che esce deve entrare,
tu puoi dare perchè è giusto
ma finisci come Cristo.
C’è una legge, che ti sia da maestro
come un muro essenziale:
ricordati che è male
scavalcare ciò che sei.
Chetti credi?
Tu sei questo: piccolo,
ed è presto
se la sera sei esausto.
C’è il futuro,
ma anche no,
accontentati di ciò,
per cui puoi fare da esempio.
Sei il tuo tempio.
Sei il tuo tempio.
Sei il tuo tempio.
Sei il tuo tempio.