Il girasole è vivo,
sente,
si muove,
brilla di gioia
ed esplode di giallo.
Si accartoccia di dolore
davanti a spirali di Prussia.
Vive e soffre
(Dio che morte!)
si secca e affoga,
vuole vivere.
La mia vita nelle vostre mani,
il terrore,
il tuo occhio nel mio,
pupilla stretta,
un azzurro che conosco:
è il mio,
e quello di David,
è il tuo, unico,
leggermente appannato
ma puro:
il cielo.
Ho paura di morire.
Che parole devo dire?
Non c’è fine
mai
solo cambiamento.
Solo vento
abbiamo sempre sentito,
mai il nulla.
Ma cosa ti dico?
Cosa ti dico?
Cosa devo fare?
Ti starò di fianco.
Anch’io ho paura,
anch’io soffro
ma devo farlo.
Lo faremo insieme
il più che posso.
Dio lo vuole,
ed io ho fede.
Mi affido a te,
trattami bene.