Tu mi vuoi un combattente.
Vuoi che io esca dal bosco
con la lancia in resta,
fiero,
con una cresta alta come un gallo,
che dopo la festa
e l’inno del fuoco attorno alla quercia
affronti la sfida
col coraggio di prima,
di quando se anche
avessi perso il duello,
ricordava solo me,
ed era facile per quello.
Sono pronto sì
li sento battere i tamburi,
le narici sono larghe,
i miei occhi sono duri,
fissi al punto,
all’orizzonte
dove i piedi correranno,
e le perle sulla fronte
un nuovo inizio fonderanno.